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Pubblichiamo un articolo molto interessante apparso su Repubblica domenica 8 Febbraio, e che ribadisce l’evoluzione ormai inarrestabile delle forme di turismo moderno:
“Ci sono turisti così coraggiosi che si mettono in viaggio solo per ascoltare l’ululato dei lupi. E viaggiatori tanto sensibili da andare a caccia di alberi rari. Ci sono persone che quando vanno in vacanza scendono nel buio di antiche miniere oppure cercano ristoro in hotel subacquei nel fondo del mare.
Non c’è limite alle passioni, basta comprare un biglietto: si può viaggiare su carrozze gitane, andare alla ricerca di tornado, prendere il sole su spiagge artificiali o andare nei boschi per vedere il foliage, le foglie che cadono.«…..»   In un mondo già tutto esplorato l’unico viaggio ancora consentito è inseguire un sogno, un’idea, la propria irrinunciabile e a volte solitaria vocazione. Il nuovo turista non consuma più delle destinazioni, in quanto tali, ma piuttosto delle esperienze
“.
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