A Isera premiato il più bel vigneto di Marzemino
Secondo posto per Luciano Pizzini e terzo per Filippo Tonini. Consegnato anche il premio letterario “Francesco Graziola” a Nereo Pederzolli, giornalista di lungo corso, da sempre membro della commissione di valutazione e autore di un documentario sulla storia del Marzemino. La cerimonia si è svolta in concomitanza con l’avvio della Summer School di giornalismo agroalimentare intitolata a Sergio Ferrari.
È Giovanni Frapporti, viticoltore under 30 di Folaso di Isera, perfetto esempio di giovane che crede e investe nel Marzemino, ad aggiudicarsi l’ambito premio, unico in Italia e in Europa, nato nel 2001 fa con la volontà di valorizzare l’importante legame tra viticoltura e paesaggio e il ruolo attivo degli agricoltori nella costruzione armonica dello stesso.
Non a caso la commissione presieduta da Attilio Scienza e composta da Marco Stefanini, Duilio Porro, Bruno Mattè, Francesco Penner, Enzo Merz, Nereo Pederzolli, Carlo Rossi e Franco Nicolodi, si è arricchita quest’anno del nuovo e importante ingresso di Nicla D’Aquilio, architetta esperta in tema di urbanistica, paesaggio e costruzione di bellezza: nel suo intervento ha ricordato come la definizione più calzante del termine paesaggio sia “l’aspetto dei luoghi in cui viviamo, l’esito formale del lavoro e delle trasformazioni dell’uomo” e di come in Vallagarina questo sia fortemente caratterizzato proprio dalla presenza dei vigneti. In riferimento alle analisi svolte durante le visite ai vigneti, ha sottolineato come si sia percepita una grande creatività nella cura, negli ingressi come negli spazi di separazione della strada, da cui emerge il grande amore dei contadini – definiti “cesellatori di paesaggio” – per il proprio lavoro. Importanza, aggiunge, anche alla scelta dei materiali impiegati nel vigneto.
“Il viticoltore – spiega la motivazione della commissione in merito al premio conferito a Frapporti – è riuscito anche se in zona collinare, a rendere una pergola doppia a Marzemino un esempio di vigna equilibrata, con grappoli sani e in via di maturazione. Le piante hanno un sistema fogliare molto attivo e anche dal punto di vista della cura alle malattie fungine non sono stati riscontrati problemi”.
Secondo posto per Luciano Pizzini, premiato da Marco Tonini della Cassa Rurale Vallagarina, per il suo vigneto molto equilibrato anche se in una zona particolarmente danneggiata dai fenomeni grandigeni del 2023, e terzo per Filippo Tonini, premiato da Gian Franco Frisinghelli, Assessore del Comune di Isera. Per il suo vigneto che dimostra ottima conoscenza delle pratiche atte a rendere anche la spalliera un sistema di allevamento adatto alla varietà Marzemino e per l’eccellente sanità dei grappoli.
Nel corso dell’incontro, Attilio Scienza ha voluto porre l’accento sulla scelta di organizzare la premiazione in concomitanza con la prima edizione della Summer School intitolata a Sergio Ferrari e orientata a trasferire ai partecipanti, tra lezioni frontali e tavole rotonde con operatori del settore, le conoscenze per divulgare al grande pubblico informazioni precise e documentate sulle tematiche più attuali e “calde” legate alla produzione agroalimentare, mettendo al bando leggende metropolitane e fake news. “Un grande sogno dello stesso Sergio Ferrari – ha ricordato – che riteneva questo tipo di formazione dei giornalisti fondamentale per mettere in contatto mondo agricolo e consumatori”.
Spazio anche alla consegna del premio letterario “Francesco Graziola”, attribuito a Nereo Pederzolli poiché “ha seguito fin dalla nascita il miglior vigneto di Isera, ha ripercorso la lunga storia del marzemino e ha contribuito con i suoi critici pensieri a dare energie nuove alle sue vigne antiche. Le parole e le immagini di Pederzolli – continua la motivazione – hanno cercato le radici di una fatica, di un’intelligenza e di un prodotto che hanno accompagnato nei secoli la vicenda umana, che hanno alimentato l’arte e la creatività e che non sono mai state estranee all’affermazione della libertà”.
E, come tradizione, prima dell’annuncio dei vincitori, vi è stata occasione per scorrere l’andamento stagionale 2023, grazie alla relazione di Marco Stefanini della Fondazione Edmund Mach. Un andamento altalenante tra siccità e grande piovosità, periodi molto freschi e altri molto caldi e, di conseguenza, molteplici fenomeni di grandine, anche dannosa. Dal punto di visto idrico la disponibilità di acqua è stata abbastanza diffusa per tutta l’annata tranne tra fine giugno e inizio luglio, dove il grande caldo ha mandato un po’ in crisi le piante. Le successive piogge frequenti, pur essendo state di grande entità, hanno permesso al terreno di avere a disposizione l’acqua necessaria. Molto interessante il fenomeno dei fulmini, la cui quantità è stata straordinariamente più elevata di qualsiasi annata degli ultimi venti anni (18.000 contro una media di 4/5 mila e un solo picco di 8.000 nel 2019). “Se durante la prima tornata di visita della commissione a luglio – ha commentato il tecnico – erano evidenti i danni da grandine, che avevano generato una grande caduta di foglie a terra, nelle fasi finali di osservazione i vigneti hanno dimostrato di essere molto in equilibrio, grazie all’intervento dei viticoltori, che hanno saputo al contempo contenere gli attacchi delle malattie fungine”.
Quattro, in particolare, le uscite della commissione: dal 7 al 9 agosto è stato effettuato un primo passaggio su 28 appezzamenti per 22 conduttori; il 24 agosto sono stati selezionati i 16 vigneti e scartati quelli compromessi; il 7 settembre sono stati definiti i 12 migliori e il 14 settembre identificati i 3 vincitori, comunicati nei giorni scorsi.
La premiazione rappresenta l’ultimo atto de “La Vigna Eccellente…ed è subito Isera”, manifestazione organizzata dal Comune di Isera con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, e la collaborazione di APT Rovereto e Vallagarina.