Il turismo enogastronomico in Italia? Dai 3 ai 5 miliardi di euro di giro d’affari nel 2010, grazie a 4-5 milioni di turisti che hanno scelto il Belpaese per viaggi wine & food, con importanti cambiamenti di tendenza: nella scelta delle mete non si va più dietro alle mode, ma a caccia di curiosità ed esperienze innovative, grazie alla crescente familiarità nell’usare quotidianamente il web, con il quale si organizza ormai 1 viaggio su 3, con le mete più cool del momento che sono Trentino, Valpolicella, Collio, Romagna, Maremma, Salento e Sicilia, e che si aggiungono a quelle con un brand territoriale già forte, dalle Langhe alla Franciacorta al Chianti Classico. Ecco l’“Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia. I nuovi dinamismi di un turismo di tendenzaâ€?, di Città del Vino e Censis Servizi. L’enoturismo è sempre più intrecciato con arte, ambiente, sport e wellness, e la gastronomia batte il vino come motivazione di un viaggio che si fa sempre più breve: nel 56% dei un solo giorno, nel 26% un week-end, ma con una spesa media 193 euro per una giornata, sui 149 del 2003 (+18% al netto dell’inflazione), di cui quasi il 60% è destinato a ristoranti, prodotti tipici e vino.
“È un asset fondamentale per i territori italiani – sottolinea il presidente delle Città del Vino Giampaolo Pioli – e sempre più la tendenza è quella di un suo intrecciarsi con le altre tipologie di turismo: da quello legato all’arte a quello dell’ambiente, dello sport, del wellness, fino alla “mobilità dolceâ€?, che punta a tutelare, conservare e valorizzare i percorsi di strade secondarie (con il trekking, in bici ed i treni natura), rendendoli riconoscibili e fruibiliâ€?. E gli enoturisti si affidano sempre di più al web, dove accanto ai classici siti vetrina nascono nuove tendenze: dal “sito notiziarioâ€? per news ed eventi, al “sito tribùâ€? per condividere le proprie passioni wine & food, dal “sito incomingâ€? per organizzare il proprio viaggio, al “sito mercatoâ€? per acquistare vini e prodotti online tramite e-commerce. Il tutto sorretto dal Web 2.0 e dai nuovi social network.