Nella tre giorni premiata da un clima decisamente estivo si sono riversate nelle strade del paese circa 20 mila persone, con presenze anche dall’estero, a conferma della crescente importanza della manifestazione ben oltre i confini provinciali.

“Come il ferro arrugginisce senza esercizio, così lo ingegno senza esercizio si guasta”. Questo il motto che Leonardo da Vinci ripeteva alla comunità scientifica quando presentava i suoi progetti che ha ispirato il gruppo degli Scarozi nell’ideazione del carro allegorico che, con 98 punti, ha conquistato il primo premio della 61° Festa dell’Uva di Verla di Giovo.

In particolare i giovani si sono collegati al “Bozzetto 91” del Codice Atlantico che aveva come scopo la meccanizzazione atta a migliorare le attività agricole e portare i frutti della terra, come l’uva, alla loro massima espressione. E così sul carro hanno riproposto un mulino a vento e un mulino ad acqua: strumenti nati dall’intelletto umano, ma che non possono fare a meno del contributo di Madre Natura per poter funzionare.

Al secondo posto, con 87 punti, “Uva, la nostra arma vincente” del gruppo Le Cavezare, che ha riportato il pubblico ai tempi dell’antica Grecia, realizzando un vero e proprio cavallo di Troia, ideazione che consentì agli achei di vincere la guerra e simbolo di intelligenza, collaborazione, impegno e dedizione: le stesse qualità e gli stessi valori che caratterizzano la viticoltura cembrana e la rendono, appunto, un’arma vincente.

Seguono gli Scorlaperi con 79 punti e il carro “Dall’alfa all’omega…dal tralcio al vino“, in omaggio alle fasi di lavorazione della campagna; i Vinpower, a solo quattro punti di distanza, con “I pianeti di-vini“, e infine i Picaciuk con 68 punti e il carro “I mondiali dell’uva 2018” e la partecipazione di molti bimbi accompagnati dai propri genitori.

Moltissime le persone presenti che hanno assistito con grande entusiasmo alla sfilata e alle piccole rappresentazioni messe in scena da ogni gruppo nel momento di presentazione del carro alla giuria, dove veniva esplicitato il loro significato. Circa ventimila, se si considerano le tre giornate di eventi e ben 1.100 quelle che hanno partecipato alla 30° Marcia dell’Uva tra i vigneti della Valle di Cembra. Grande successo anche negli stand gastronomici, presi letteralmente d’assalto, grazie anche ad una proposta culinaria di alta qualità e alle ben 60 etichette di vino disponibili.

Un risultato che ci soddisfa e ci gratifica – ha commentato Cesare Pellegrini, Presidente della Pro Loco di Giovoe che ci stimola a proseguire nel nostro lavoro, spinti anche dalla carica di un direttivo sempre più giovane e attivo. Siamo anche contenti – ha proseguito – dell’interesse sollevato rispetto alle novità in programma, come il percorso Divenir alla scoperta del territorio, che ci auguriamo l’anno prossimo possa raccogliere ancora più adesioni“.

 

La Festa dell’Uva

La Festa dell’Uva è una manifestazione che si svolge da 61 anni nel Comune di Giovo, in Valle di Cembra, a nord est della città di Trento. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Giovo con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, vede la partecipazione di numerose cantine del territorio ed è possibile grazie al contributo di Comune di Giovo, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto-Adige, Comunità della Valle di Cembra, Cassa Rurale di Giovo, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, BIM dell’Adige, Consorzio dei Comuni Trentini, Azienda per il Turismo Altopiano di Pinè e Valle di Cembra, Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Federazione Trentina Pro Loco e loro Consorzi.