Visitando il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e le sue corti interne gli ospiti potranno scoprire anche i soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e intraprendere così un viaggio alla scoperta del territorio e di alcuni dei suoi prodotti simbolo, dalle mele ai cereali fino alle erbe officinali.
Nell’ambito della settima edizione di eTNo – Festival dell’Etnografia del Trentino, l’evento nato per valorizzare la cultura territoriale e quest’anno dedicato al tema “Il tam tam del territorio“, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile presso il cortile e il chiostro del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, protagonisti anche numerosi soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
In primis il Museo stesso, ente capofila dell’evento ed organizzatore di svariate iniziative in programma, come laboratori e visite guidate, a fianco della Fondazione E. Mach – Istituto Agrario di San Michele a/A e di alcuni enti di promozione del territorio, tra cui il Consorzio Turistico Valle del Chiese, che nella giornata di domenica proporrà i laboratori “Creiamo con i cereali” e “La tela di Penelope”, e Sviluppo Turistico Grumes.
Ma sono diversi anche i soggetti privati soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino che riconoscono a questo evento, dedicato a tutto quello che il Trentino delle valli può narrare del proprio passato e del proprio presente, un’importante occasione di farsi conoscere sul territorio e potersi raccontare ad un pubblico sicuramente interessato.
È il caso de La Trentina, che proporrà alle famiglie presenti mele e succhi di frutta, per una merenda genuina e “local”, ma anche di Azienda Agricola Bio Giove Officinali, che esporrà i propri prodotti, frutto della lavorazione di coltivazioni in un terreno incontaminato nel territorio di Grumes. Presente anche Molino Pellegrini, storico molino funzionante a gestione familiare e artigianale di Varone di Riva del Garda.
Un vero e proprio percorso, dunque, attraverso alcune delle produzioni più caratteristiche del territorio, tra antichi mestieri e sapori artigiani, assolutamente in linea con la filosofia promossa dal Festival stesso.