omunicato stampa di Cantine Monfort dell’11 aprile 2018

Dopo due anni di attesa vede la luce il Corylus, una Nosiola riscoperta. Un’attesa dettata dal tempo di affinamento, che ci regala un vino pronto per essere meditato ed assaporato. Una novità che verrà presentata al prossimo Vinitaly e che implementa la gamma di vini a marchio Casata Monfort, con l’unica varietà bianca autoctona trentina: la Nosiola. Corylus, il cui nome latino indica il nocciolo, vuole evocare il sentore caratteristico della varietà Nosiola: una delicata nocciola in bocca. Attraverso alcune parole vogliamo raccontarvi questo nuovo vino: il Corylus.

Solo l’alchimia degli elementi permette di ottenere risultati d’eccellenza: due fratelli contadini appassionati del loro vigneto, che tengono come un giardino, e delle vigne piantate su di esso dal loro padre, instancabili lavoratori; l’enologo Maurizio Iachemet, che ha saputo cogliere la potenzialità delle uve della Nosiola nell’annata 2016 ed ha deciso di valorizzarle in un vino di alto valore, dando ad esso tutto il tempo per affinarsi in barrique e poi in bottiglia per diventare Corylus; infine la varietà stessa, versatile per le sue multiformi espressioni, ha immagazzinato il caldo del sole estivo, il fresco delle notti, maturando al meglio.

Il Corylus, un vino fine, equilibrato, la cui armonia è esaltata al naso dalla fragranza del frutto e dal caratteristico sentore di nocciola. Le note balsamiche sono accentuate dall’affinamento nel legno. In bocca si presenta delicatamente aromatico e con una piacevole freschezza. Il finale è lungo, leggermente ammandorlato.

A settembre, durante gli ultimi controlli prevendemmiali, è arrivata tra le nostre mani quest’uva perfetta, sana, piccole perle d’oro, che ci hanno interrogato sul loro destino. La scelta era nostra: che futuro e identità dare a questa Nosiola. In cantina i tecnici si sono confrontati, una ricerca sul migliore risultato. La scelta è ricaduta sull’affinamento in legno.

Per diversi anni abbiamo prodotto la Nosiola, optando poi per il suo abbandono per concentrarci su altri vini bianchi, sempre territoriali, ma con un altro appeal. La vendemmia fortunata del 2016 ci ha motivati ha riscoprire e far nascere il Corylus: una Nosiola diversa per vinificazione e caratteristiche organolettiche dalla precedente. Una riscoperta di cui andiamo particolarmente fieri.

Il tempo, in questo caso, è misura di tutte le cose. L’età delle vigne si attesta a più di settant’anni, un tempo ormai lontano, testimone di fatiche, di lavoro duro e tenace. Il tempo si è fermato nelle multiformi contorsioni del fusto, opere d’arte di cui possiamo godere tutt’oggi. L’epoca di raccolta avviene verso ottobre, in sovramaturazione, per favorire la concentrazione, senza perdere la piacevole freschezza che caratterizza questa varietà. Infine il tempo dell’affinamento nelle barriques usate di rovere, dove le note di una tostatura ormai spenta si perdono per esaltare eleganza e complessità della Nosiola.

Il vigneto è collocato in un territorio particolarmente vocato, alle pendici del monte Calisio, detto anche Argentario, una montagna che sorge sopra la città di Trento, la cui ricchezza geologica si caratterizza (in passato) per i giacimenti argentiferi e per la provenienza del Rosso Ammonitico. A più di 500 metri di altitudine, rivolto verso sud-ovest, sorge il vigneto denominato Mas Pomar, al cui interno sono coltivate con il sistema tradizionale trentino, la pergola, le viti di Nosiola. L’Ora del Garda completa questo microclima favorevole con una ventilazione che favorisce la sanità dell’uva sino al momento della raccolta.

Il Corylus sarà presentato durante i giorni del Vinitaly (15-18 aprile 2018) con delle degustazioni dedicate e guidate dall’enologo alle ore 11.30 (lunedì-mercoledì) e liberamente in ogni momento. Troverete il vino in degustazione anche presso la nostra enoteca tutti i giorni durante l’orario di apertura della cantina

Lorenzo, Chiara e Federico Simoni