Comunicato stampa di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi del 18 aprile 2017
Per due pomeriggi la Centrale idroelettrica di Santa Massenza diventa lo spazio di incontro fra la storia industriale e quella agricola della Valle dei Laghi. Un luogo simbolo del turbolento sviluppo economico del secondo dopoguerra e delle grandi opere che vennero messe in cantiere in tutta Italia per alimentare al boom può diventare il teatro ideale per raccontare le peculiarità di un vitigno autoctono e l’opera di chi lo coltiva seguendo la tradizione. È l’opportunità che DiVinNosiola, ormai da qualche anno, propone nel fine settimana pasquale, portando i mini spettacoli della compagnia Koinè nel cuore della montagna, dove le turbine di Dolomiti Energia producono la corrente elettrica dal lontano 1952.
Ieri una cinquantina di persone (ed oggi altre 150 sono pronte e seguirne le orme) ha partecipato al tour teatralizzato, che intreccia la storia della Centrale con quella delle uve a bacca bianca, oggi sono in programma altre due “spedizioni” alle ore 15 e alle ore 17.
Una guida, aiutata da foto e filmati d’epoca, racconta la poderosa opera di scavo compiuta dalle maestranze a cavallo fra gli anni Quaranta e Cinquanta ed illustra la complessa rete di centrali, dighe e canalizzazioni che convoglia l’acqua di un intero bacino idrico in 55 chilometri di condutture collegate al manufatto di Santa Massenza.
All’interno della gigantesca Sala Macchine un primo spettacolo porta il pubblico a conoscere il territorio della Nosiola e a degustare il vino; un secondo ambientato nella Sala di Controllo mette al centro la mitologia legata alla pianta di Bacco, ma anche il lato poetico suggerito dalle macchine, giocando sul duplice significato della parola “vite”, quasi fosse stato forgiato per una narrazione come questa; l’ultimo illustra le caratteristiche di una pianta di Nosiola e i modi in cui interagisce con il terreno fertile della Valle dei Laghi. Si chiude davanti ad un plastico che illustra il ciclo dell’acqua delle centrali idroelettriche trentine e con un inevitabile brindisi finale. All’ingegno umano e al generoso territorio della Valle dei Laghi.
Il biglietto di ingresso alla visita guidata costa 12 euro (6 per bambini fino a 12 anni). Nella giornata di oggi alle ore 16,30 e alle 18 l’Ecomuseo propone anche un laboratorio per i bambini nel quale si racconta la storia dell’uva essiccata sulle àrele.