Pranzi da 10 e lode quelli realizzati e serviti dai 90 ragazzi che hanno partecipato al progetto pilota nato per preparare cuochi che sappiano esaltare al meglio le caratteristiche delle eccellenze territoriali e personale di sala che sappia raccontarle, valorizzando così l’esperienza a tavola. Tema della prima edizione: l’ittico trentino.
Dopo mesi di formazione tra aula, visite in azienda e incontri con i produttori, si è concluso il primo anno del progetto sperimentale Ambasciatori del territorio, organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino in collaborazione con l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Levico Terme e Rovereto, per offrire al personale di sala e di cucina di domani la corretta preparazione per poter valorizzare al meglio il territorio attraverso i suoi prodotti gastronomici.
La fase finale si è svolta proprio a tavola, con tre menù pensati, realizzati e serviti proprio dai 90 ragazzi del terzo anno che sono stati coinvolti nel progetto, per esaltare le caratteristiche delle eccellenze messe a disposizione da tre produttori ittici trentini, Trota Oro, ASTRO-Associazione Troticoltori del Trentino e Azienda Agricola Troticoltura Armanini, visto che questo è stato il tema scelto per il primo anno pilota.
Il menù con protagonista Trota Oro, prevedeva un benvenuto con piccola tartare di trota salmonata al miele di pino mugo, seguito da un salmerino marinato all’aceto di mela con crema allo yogurt, da un orzotto con trota fario confit, da un filetto di trota con patate paglia e speck con crema di mela e, infine, da cheesecake alle fragole.
Il pranzo dedicato ai prodotti ASTRO, era invece composto da una crema di zucchine con cubetti di trota affumicata e chips di porro, da una tartare di trota su crostone di pane al limone, salmerino alpino in carpione e trancetto di trota rustico con cruditè di stagione blinis e salsa rafano, da un piatto di talleri di Bernardo Clesio con ragout bianco di salmerino brunoise di asparagi e caviale di trota e da una treccia di trota salmonata e salmerino con olive taggiasche e pomodori datterino, perle di patate allo zafferano e panachea di vegetali all’extra vergine del Garda e, infine, da un tris di dolci: crostatina scomposta alle fragole, piccolo babà analcolico alla crema di fragole e cubetti di fragola con gelato al cioccolato.
Infine, il menù a base di prodotti della Troticoltura Armanini, ha previsto un tortel di patate con trota di fario in tempura, un salmerino in carpione con cracker di semi di Chia, delle lasagnette roccanti con verdurine e trota iridea e un trancio di coregone su letto di patate vitelote e verdure grigliate, seguito, anche in questo caso, dal tris di dolci alle fragole.
Pranzi degni di un ristorante di alta classe, che hanno saputo valorizzare al meglio le caratteristiche organolettiche dei prodotti, sia attraverso la preparazione che attraverso l’abbinamento con altre specialità del territorio, impiattati con grande classe e serviti con professionalità e competenza.
“È esattamente questo – hanno dichiarato Francesco Antoniolli, Presidente della Strada del Vino e dei Sapori del trentino, e Federico Samaden, dirigente dell’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Levico e Rovereto – che avevamo in mente quando abbiamo deciso di concretizzare questo progetto. Il percorso fatto è stato importante e i risultati si vedono. L’entusiasmo con cui gli ospiti hanno degustato i piatti è prova ulteriore della bontà del lavoro svolto e ne siamo davvero soddisfatti. Per questo, dopo questa positiva ‘prima volta’ – hanno concluso – contiamo di ripetere l’iniziativa il prossimo anno, valorizzando, ovviamente una nuova eccellenza trentina“.
Scopri qui alcune immagini relative al progetto Ambasciatori del Territorio: bit.ly/AlbumAmbasciatori