Comunicato stampa del Consorzio di Tutela del Formaggio D.O.P. Spressa delle Giudicarie del 18 maggio 2016
Dopo aver lavorato sulla qualità del prodotto la Spressa è pronta a riacquisire un ruolo di primo piano all’interno dei prodotti enogastronomici trentini.
«L’Anno Zero»: così nella mattinata di ieri – martedì 17 maggio – Mauro Povinelli, presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio D.O.P. Spressa delle Giudicarie, ha definito il 2016.
In occasione dell’assemblea annuale, tenutasi presso Palazzo Lodron Bertelli a Caderzone Terme, Povinelli ha infatti illustrato il progetto di valorizzazione della D.O.P. giudicariese.
«Si tratta – ha spiegato il presidente – di un progetto che permetterà di ridare alla Spressa un ruolo di primo piano nel settore dei prodotti di qualità della nostra provincia e non solo. In questi primi 7 anni di attività ci siamo concentrati sulla qualità di un prodotto che è unico nel suo genere. Allo stesso tempo però abbiamo proseguito nell’attività di tutela del marchio Spressa e ottenuto le prime risorse per avviare iniziative di promozione più importanti grazie al quale potremo far conoscere questo formaggio in maniera più decisa».
Sono infatti molte le novità che, ha aggiunto Povinelli «verranno introdotte nei prossimi tre anni».
In primis «la volontà di proseguire – ha sottolineato il presidente – con la partecipazione a manifestazioni locali proponendo degustazioni e eventi collaterali». Un rilancio che si concretizzerà anche grazie ad una collaborazione con la Strada e del Vino e dei Sapori del Trentino che, come ha confermato la direttrice, Elena Chincarini «è già partita con l’inserimento della Spressa in alcuni degli appuntamenti in programma».
Questi dunque, in estrema sintesi, gli elementi attraverso cui, come ha proseguito il presidente «si sta facendo salto di qualità. Questo per noi è l’Anno Zero. Da qui si riparte per far capire a tutti che il nostro è un prodotto ottimo che viene apprezzato da tutti quelli che lo provano».
Proprio per questo motivo a giocare un ruolo decisivo sarà il fattore Qualità che, come ha aggiunto la responsabile di LatteTrento, Irma Casna «oggi è molto buona. Possiamo essere fieri del prodotto che realizziamo. In questi anni ci sono stati dei sensibili miglioramenti e questo anche grazie al rapporto che si è instaurato con gli allevatori coinvolti».
Casna si è poi soffermata su uno degli elementi di originalità della Spressa «la particolarità di questo prodotto – ha spiegato – è quella di essere realizzato con il latte crudo detto anche latte nobile. La lavorazione del latte crudo oggi è stata rivalutata moltissimo ed è probabile che ne sentiremo parlare molto nei prossimi anni».
A confermare invece la volontà di ampliare gli orizzonti del Consorzio è stata la presenza in sala non solo dei soci, allevatori e produttori, ma anche dei rappresentanti di alcune delle realtà coinvolte in questa iniziativa. «Questo perché la volontà – ha spiegato Poviinelli – è proprio quella di riuscire a fare rete e creare una forte sinergia con gli enti che operano sul territorio delle Giudicarie e non solo».
«Siamo contenti – ha sottolineato l’assessore provinciale Michele Dallapiccola – dell’interesse degli allevatori in questo ambito. Lo considero un “cambio di mentalità” che fa capire come ci sia la voglia di raccontare e di diventare parte integrante dello sviluppo del prodotto anche in un’ottica turistica. Una duplice sensibilità che manifesta in sé una grande opportunità, per questo troverete una provincia con le porte aperte e che collaborerà con voi».
Soddisfazione anche tra le fila dell’unico produttore e trasformatore della Spressa, ovvero LatteTrento rappresentato dal presidente Carlo Graziadei e dal direttore, Sergio Paoli.
«La Spressa – ha sottolineato Paoli – ormai è salva. Abbiamo raggiunto un livello qualitativo che ci viene riconosciuto da tutti. Noi, come produttori, ci sentiamo gratificati per il gruppo compatto che si è creato e che ci crede. Stiamo facendo un bel lavoro per valorizzare un prodotto che è unico nel suo genere».
Tra gli obiettivi c’è poi quello di aumentare la produzione e i primi dati del 2016 fanno già ben sperare «nel 2015 abbiamo prodotto 6 mila forme di Spressa – ha aggiunto il direttore – e puntiamo a superare le 10 mila forme nei prossimi 2 anni. Già ora stiamo producendo di più e, a maggio, siamo a 4 mila forme».
Di buon auspicio è poi la presenza della Spressa nello spot realizzato per Jerry Scotti e il suo “Caduta Libera” che è andato in onda nella serata di ieri.
Positivi infine i commenti dei rappresentanti degli enti presenti tra cui Franco Bazzoli, presidente del Bim del Chiese, Rino Villi per il Bim del Sarca, Marco Masè presidente dell’ApT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Roberto Failoni assessore della Comunità di Valle delle Giudicarie, William Collini neo presidente della Famiglia Cooperativa di Pinzolo e Marcello Mosca sindaco del comune di Caderzone Terme.
L’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Formaggio D.O.P. Spressa delle Giudicarie ha approvato all’unanimità il bilancio 2015 che pareggia a 17.131 € ed evidenzia un conto economico di 18.998 €. L’onere e l’onore di presentarlo è andato a Marco Polla e alla capo sindaca, Bruna Cunaccia.
A concludere l’incontro non poteva non essere una degustazione della D.O.P. giudicariese con un buffet e un pranzo a base di Spressa e “polenta carbonera”.
Cos’è la Spressa
La Spressa D.O.P. delle Giudicarie è un formaggio semi magro da tavola, a pasta semidura e a fermentazione naturale. Prodotto principalmente con il latte vaccino crudo ottenuto da vacche di razza Rendena e Bruna questo formaggio è tipico del Trentino Occidentale (Valli Giudicarie – in particolare Val Rendena e alta Val del Chiese).
È uno dei più antichi formaggi della montagna alpina e dal 26 gennaio 2004 può fregiarsi dell’iscrizione nel Registro delle Denominazioni di Origine protetta.
La produzione avviene esclusivamente nello stabilimento di Pinzolo dalla società cooperativa agricola LatteTrento, ad oggi unico soggetto produttore autorizzato dal Consorzio di Tutela.