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Endrizzi

A VINITALY ENDRIZZI FA IL PIENO DI VISITATORI E NUOVI CONTATTI.
PRESENTA MASETTODUE, IL NUOVO VINO FATTO A DUE MANI, CON 2 VITIGNI, LAVORATI CON DUE TIPI DI VINIFICAZIONE E ISPIRATO DAI DUE FIGLI LISA E DANIELE ENDRICI.
Soddisfatti Paolo e Christine, titolari dell’azienda, per l’esito della 48^ edizione di Vinitaly , un appuntamento ricco di stimoli: tantissimi i visitatori, molti nuovi stranieri, ottime opportunità di contatto e pubbliche relazioni che hanno aperto anche nuovi mercati per la cantina di San Michele all’Adige.
Paolo e Christine Endrici sono più che soddisfatti: “Un Vinitaly decisamente molto frequentato, -affermano- come non lo ricordavamo da anni. Lo stand Endrizzi è stato letteralmente preso d’assalto soprattutto nelle giornate di domenica e di lunedì. Ricche le occasioni di nuovi contatti; ora ci ritroviamo persino “contesi” tra più buyers in paesi come Giappone e Russia, mentre la lista degli amici italiani si allunga fino alla Sicilia”.
Due i temi fondanti di Endrizzi a Vinitaly : il nuovo vino “Masetto Due” , blend di due uve rosse da tempo preziose per il terroir della cantina, ovvero Teroldego e Cabernet Sauvignon. Lisa Maria e Daniele, i due figli di Paolo e Christine e quinta generazione della famiglia Endrici, studenti in economia e marketing del vino all’Università di Geisenheim in Germania, hanno dato lo stimolo ai due enologi della cantina, Vito Piffer e il consulente Hartmann Donà, per creare un vino moderno e importante ma senza l’uso della barrique.
Da questa ricorrenza di “dualità” è nato il nuovo vino che ha riscontrato un successo di pubblico immediato.
“Il secondo tema che abbiamo voluto comunicare sia a ProWein che a Vinitaly è il nostro claim Masetto, terroir di famiglia –afferma Christine Endrici. – E’ arrivato per noi il tempo di evidenziare il luogo da dove arrivano i vini più importanti: è uno dei nostri vigneti più belli. Vogliamo comunicare che Masetto è la linea che ci identifica, che rievoca la nostra storia e propone interpretazioni peculiari del nostro modo –anche non convenzionale- di intendere il vino.”
Al Concorso Enologico di Vinitaly il vino di punta della cantina, il Teroldego Gran Masetto 2009, è stato nuovamente premiato con una Medaglia, nella categoria più
ambita: quella dei vini con oltre 4 anni di invecchiamento. È straordinario che un vino autoctono trentino surclassi, secondo una giuria internazionale, vini rossi
storicamente blasonati di regioni come Toscana, Piemonte e Veneto.