Durante il week end appena trascorso si è svolta a Trento La Casolara manifestazione fieristica dedicata alla produzioni casearie di qualità. Già nel XII secolo, la prima domenica di Quaresima a Trento si chiamava Domenica Casolariae, a sottolineare il forte legame del territorio trentino con la produzione casearia. Nell’ambito delle iniziative promosse dalla CCIAA di Trento in occasione della fiera segnaliamo un’importante tavola rotonda dove si è discusso di valorizzazione delle produzioni casearie d’alpeggio.
Oggi le malghe trentine sono oltre 350 con una superficie di pascolo di circa 40.000 ettari; circa trecento di esse producono latte e un centinaio lo trasformano con tecniche e metodologie produttive ancora improntate all’artigianalità. Sono circa 20.000 i quintali di latte trasformati in formaggio nelle malghe trentine, un comparto che secondo le analisi effettuate dalla Camera di Commercio ha ampi spazi di crescita e redditività ancora da valorizzare. Ed è proprio sulla base di queste premesse che è nato un progetto per la redazione di un disciplinare di processo che permetta di definire degli standard produttivi e di affinamento adatti alle produzioni di alpeggio. Dovrebbe essere il punto di partenza per approdare alla creazione di un marchio “formaggi di malga trentini stagionati” e di una associazione che riunisca tutta la filiera, dal produttore al ristoratore passando per la fondamentale figura dell’affinatore per cui si prevede la predisposizione di percorsi formativi dedicati.